ARCHIVIO – Teatro della Società
A Lecco “Bella Ciao”, il più grande spettacolo revival folk italiano

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LECCO – 1964, al Festival dei Due Mondi di Spoleto va in scena Bella Ciao, lo spettacolo revival folk del Nuovo Canzoniere italiano. All’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta e in particolare sulla strofa «Traditori signori ufficiali / che la guerra l’avete voluta/ scannatori di carne venduta / e rovina della gioventù» si scatena la contestazione di un ufficiale dell’esercito e di alcune donne impellicciate in platea che porterà a una settimana di polemiche sulla stampa e durante le successive esecuzioni dello spettacolo. Sì, perché nell’Italia del 1964 cantare contro gli ufficiali della prima guerra mondiale non era così scontato, era anzi in un certo senso pericoloso. Il cantante Michele Straniero, gli altri musicisti del gruppo e gli organizzatori del festival furono infatti denunciati per vilipendio alle forze armate. Polemiche e denunce, queste, che non avrebbero avuto altro effetto se non quello di aumentare l’interesse per la musica popolare e di protesta in tutta Italia, soprattutto da parte del pubblico giovanile.

bella ciao Riccardo Schwamenthal fotogafo credito_modificato-1Dopo più di cinquant’anni quello che è stato, forse, il più grande spettacolo folk revival italiano arriva anche sul palco del Teatro della Società di Lecco con un rinnovato allestimento e soprattutto con un cast che vede la presenza delle più importanti voci della musica popolare e del canto sociale italiano, come Ginevra di Marco (tra le più note interpreti della musica italiana, già CSI e PGR), Lucilla Galeazzi (vincitrice di una targa Tenco e considerata una delle eredi artistiche di Giovanna Marini), Elena Ledda (ambasciatrice nel mondo della musica popolare sarda) e Alessio Lega (anche lui vincitore di una targa Tenco e uno dei più importanti interpreti e autori della canzone sociale in Italia), tutti diretti dall’organettista di fama internazionale Riccardo Tesi e con la direzione artistica del musicologo ex Stormy Six Franco Fabbri. Lo spettacolo, che si terrà nella serata giovedì 19 a partire dalle 21, manterrà la scaletta del 1964, ma avrà arrangiamenti rinnovati rispetto agli anni Sessanta. Non ci sarà infatti l’esclusivo accompagnamento della chitarra, ma una sinfonia popolare più ricca e articolata, grazie al lavoro di Tesi e al contributo del chitarrista Andrea Salvatori e del percussionista Gigi Biolcati.

«Le canzoni di Bella Ciao oggi – spiegano da Fuorivia Produzioni – non solo conservano tutta la loro potenza espressiva, ma hanno acquisito una nuova urgenza nel mondo globalizzato per i loro valori libertari, pacifisti e civili. Lo spettacolo – proseguono – è una lezione di democrazia che nasce dal basso. Un romanzo storico costruito attraverso la musica, i suoni e le parole».

BIGLIETTI –  I biglietti costano 10 euro (5 euro under 25) e possono essere acquistati presso la biglietteria del teatro mercoledì 18 maggio dalle 10 alle 14 e giovedì 19 maggio dalle 20 alle 21, oltre che sul sito www.comune.lecco.it/teatrodellasocietà.

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L'autore di questo articolo

Daniele Frisco

È il flâneur numero uno, ideatore e cofondatore del giornale. Seduto ai tavolini di un qualche bar parigino, lo immaginiamo immerso nei suoi amati libri, che colleziona senza sosta e che non sa più dove mettere. Appassionato di Storia e, in particolare, di Storia culturale, è un inarrestabile studente (!): tutto è per lui materia da conoscere e approfondire. Laurea? Quale se non Storia del mondo contemporaneo?! Tesi? Un malloppo sul multiculturalismo di Sarajevo nella letteratura, che gli è valso la lode. Travolto da un vortice di lavori – giornalista, insegnante di Storia, consulente storico e istruttore del Basket Lecco – tra una corsa di qua e una di là ama perdersi nel folk-rock americano, nei film di Martin Scorsese e di Woody Allen, nella letteratura mitteleuropea e, da perfetto flâneur, nelle strade della cara e vecchia Europa. Per contattarlo: daniele.frisco@ilflaneur.com