ARCHIVIO – Teatro della Società: Gioele Dix veste i panni del “malato immaginario”.
A Lecco va in scena la produzione del Franco Parenti

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LECCO – Erano i primi anni Ottanta quando Franco Parenti mise i panni di Argan, protagonista del capolavoro di Molière. A dirigerlo la compagna d’avventura Andrée Ruth Shammah, colei che insieme allo stesso Parenti e con l’aiuto di Giovanni Testori, Dante Isella e Gian Maurizio Fercioni fondò il Salone Pier Lombardo, oggi splendido teatro Franco Parenti di Milano. A più di tre decenni di distanza Il malato immaginario è ancora in scena: una produzione sempre del teatro di via Pier Lombardo, sempre diretta da Andrée Ruth Shammah e sempre con i costumi e la scenografia di Gian Maurizio Fercioni, ma con Gioele Dix nel ruolo del malato confinato in un limbo odoroso di unguenti e medicinali.

il-malato-immaginario1L’attore milanese, più volte ospite sul palco del Teatro della Società di Lecco, lascia la veste di intrattenitore solitario e con la sua intelligente ironia accetta la sfida di un confronto con l’indimenticato Franco Parenti. L’appuntamento è per mercoledì 16 novembre, quando a partire dalle 21 e proprio con questo adattamento de Il malato immaginario prenderà ufficialmente il via la rassegna Teatro d’Autore del maggiore teatro lecchese (qui tutte le informazioni sulla stagione).

Un Malato che dalla stessa compagnia definiscono «“senza tempo e di tutti i tempi”, privo di convenzioni, in tensione continua». Un omaggio all’attore e amico scomparso nell’89, certo, ma anche «una necessità della regista di riprendere oggi il “suo” Malato per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili». Un messaggio sempre attuale e universale, costruito su un gioco teatrale che intreccia angoscia esistenziale e satira delle nevrosi del tempo che viviamo.

il-malato-immaginarioAccanto a Dix, che già aveva un ruolo accanto a Parenti nella storica rappresentazione, Anna Della Rosa nei panni dell’alter ego di Argan, Antonietta detta Tonina, cameriera tuttofare, impicciona «che vede tutto e tiene in mano tutto, a partire dal destino dei padroni».

INFORMAZIONI – Regia di Andrée Ruth Shammah, con Gioele Dix, Anna Della Rosa, Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa. Produzione Teatro Franco Parenti. BIGLIETTI – Platea 27 euro (ridotto 20), Palchi 23 euro (ridotto 18), I Galleria 17 euro (ridotto 13), II Galleria 12 euro (ridotto 10), Ingresso palco 11 euro. Biglietteria online: www.comune.lecco.it/index.php/scoprire-lecco/teatro-della-societa/biglietteria. Per conoscere gli orari di apertura della biglietteria del teatro cliccare qui. La sera dello spettacolo il teatro apre alle 20.30.

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L'autore di questo articolo

Valentina Sala

È la “flâneuse” che non smette mai di flaneggiare (?): in continuo vagabondaggio tra luoghi (certo) e soprattutto nuovi progetti da realizzare, dirige il giornale in modo non proprio autoritario (!). Ideatrice e cofondatrice de Il Flâneur, non si accontenta di un solo lavoro. Giornalista, ufficio stampa culturale, insegnante di Comunicazione, indossa l’uno o l’altro cappello a seconda delle situazioni. Laureata in Editoria con il massimo dei voti, ama approfondire il rapporto tra città e letterati (sua, infatti, la tesi sulla Parigi di Émile Zola e la Vienna di Joseph Roth), i romanzi che raccontano un’epoca, i film di François Truffaut, le grandi città e, naturalmente, il viaggio flaneggiante, specie se a zonzo per le strade d’Europa. Per contattarla: valentina.sala@ilflaneur.com