ARCHIVIO – Torna “Il Giardino delle Esperidi” di Campsirago Residenza. Le anticipazioni sulla XIX edizione del festival di performing art nel paesaggio

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BRIANZA – Nove giorni di festival, con 18 spettacoli e performances di cui tre prime nazionali, tre prime regionali, una produzione e due regie internazionali. In scena, tra gli altri, Frosini/Timpano, Dammacco/Balivo, Bocchi/Scarocchia – Compagnia Teatrale con la prima nazionale del nuovo spettacolo, Stefano Cenci, Gabriella Salvaterra, Is Mascareddas. Dal 23 giugno al 2 luglio la Brianza torna ad animarsi con Il Giardino delle Esperidi Festival, la manifestazione organizzata da Campsirago Residenza e giunta, quest’anno, alla sua diciannovesima edizione. Un festival di performing art nel paesaggio diventato appuntamento fisso di inizio estate, in programma tra i sentieri, le cascine, i giardini, i boschi e le ville storiche dei comuni di Colle Brianza, Olgiate Molgora, Ello, La Valletta Brianza, Sirtori, Valgreghentino, Olginate.

«Da 19 anni – spiegano i promotori – diversi comuni dell’Alta Brianza in provincia di Lecco si trasformano in un dispositivo al servizio della creazione contemporanea. Un progetto politico e artistico che osserva le grandi metamorfosi del Mondo attraverso le arti dello spettacolo dal vivo. Gli spettacoli e le performance vengono riadattati o creati appositamente per i contesti naturali e paesaggistici nei quali vengono rappresentati, diventando così eventi unici».

IL PROGRAMMA

La prosa

Ad aprire il festival è, venerdì 23 giugno a Valgreghentino (piazza San Giorgio), Cucine(S) di Floriane Facchini & Cie, progetto internazionale di Les Thérèses in coproduzione con sei realtà europee. Per la quarta volta in Italia e dopo essere stato realizzato in Spagna, Francia e Olanda, Cucine(S) porta alle Esperidi un banchetto partecipativo che nasce dal lavoro e dall’incontro di Floriane Facchini e del fotografo Clément Martin con dodici abitanti di Valgreghentino: dieci giorni di interviste, racconti, indagini sulle pratiche culinarie. Un progetto artistico che invita il pubblico a riunirsi attorno alla “tavolata”, che diventa l’asse visibile della convivialità, per condividere saperi, storie e ricette nel corso della cena, perché ogni spettatore è invitato a portare la propria pietanza preferita e a raccontarne la ricetta.

Ci si sposta a Villa Sirtori di Olginate sabato 24 giugno alle 21.15, quando torna sul territorio il pluripremiato spettacolo Aldo morto di Frosini/Timpano (qui la nostra recensione). Daniele Timpano, partendo dalla vicenda del tragico sequestro di Aldo Moro, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. In scena, insieme al suo corpo e a pochi oggetti, la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.

Gli amori senza età che sbocciano ai bordi pista delle balere, dove centinaia di anziani hanno danzato e parlato d’amore, sono al centro dell’appuntamento di lunedì 26 giugno a Mondonico (Olgiate Molgora), quando è la volta de Il fanciullino scritto e diretto da Renata Ciaravino. Quattro anziani raccontano le storie che hanno segnato la loro esistenza, i bambini che sono stati, ma anche i loro progetti per il futuro, l’amore, il sesso, la felicità. 

In scena venerdì 30 giugno alle 21.15 a Campsirago Residenza WonderBoom! di Stefano Cenci: asta in cui il pubblico diventa protagonista del destino di oggetti, valori, simboli del passato e di oggi che, se non salvati (o meglio “acquistati”) dagli spettatori, verranno letteralmente distrutti sul palco. Una performance site-specific, surreale e allo stesso tempo calata nel contemporaneo.

Foto @ Luca Del Pia

Altro titolo di prosa contemporanea quello in cartellone per sabato 1 luglio alle 21.30, sempre a Campsirago Residenza: si tratta di Spezzato è il cuore della bellezza di Dammacco/Balivo (Premio Ubu 2020-2021 nella categoria Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica), storia di un triangolo amoroso con Serena Balivo che dà corpo e voce alle due donne protagoniste della storia e, accanto a lei, la figura muta dell’uomo.

Performing art nel paesaggio e opere site-specific 

Nell’ambito di questo filone di ricerca artistica, sono le tre prime nazionali ospitate dal festival: innanzitutto La capra della compagnia Bocchi/Scarrocchia, in scena all’alba e al tramonto di domenica 25 giugno nella radura del bosco de La Fura (Ello). Attraverso la luce naturale e il contesto scenografico e immerso nel paesaggio, lo spettacolo esplora le dinamiche sotterranee e controverse insite nella creazione del capro espiatorio.

Venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio, nel bosco di Campsirago, debutta la performance esperienziale Humana Foresta della Compagnia Teatrale Petra, co-produzione Campsirago Residenza nel quale il pubblico viene condotto lungo un percorso di scoperta del mondo naturale in ascolto degli alberi, delle loro storie e dei principi fondamentali che li rendono alberi guida.

Al tramonto e all’alba di sabato 1 e domenica 2 luglio, nel paesaggio naturale delle Piramidi di Montevecchia (comune di La Valletta Brianza), debutta anche la performance site-specific Sun Followers del regista olandese Sjoerd Wagenaar, prodotta da Campsirago Residenza e ispirata a Giordano Bruno e al sole. Field recordings, strumenti acustici e suoni dialogano creando traiettorie e partiture che si relazionano con i corpi dei performer, i gesti e il paesaggio.

Performance itineranti 

E in cartellone ci sono anche le consuete performance itineranti, a partire dal ritorno alle Esperidi – sabato 24 giugno – del collettivo Azioni Fuori Posto con la prima regionale di Percorsi incrociati, una performance sul lungo lago di Olginate nella quale danzatori e musicisti interagiscono con gli oggetti, le architetture e le persone che incontrano. Sempre sabato 24,  Campsirago Residenza in collaborazione con l’Associazione Fedora propone una versione accessibile per persone con disabilità sensoriali della performance itinerante ed esperienziale Alberi maestri, viaggio di scoperta del mondo degli alberi e delle piante.

In scena venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio Tutto passa tutto resta, percorso sensoriale per due spettatori alla volta di Gabriella Salvaterra e SST Sense Specific Theatre, un’esperienza poetica e immersiva ricreata per il parco di Villa Besana di Sirtori.

Due produzioni di teatro nel paesaggio di Campsirago Residenza sono in programma, invece, per mercoledì 28 giugno a Mondonico (Olgiate Molgora), dove va in scena Amleto. Una questione personale, e giovedì 29 giugno, sempre nel comune di Olgiate Molgora, dove tocca a Hansel e Gretel. 

Direttore artistico del festival, Michele Losi conduce due camminate performative dal titolo Crossing Experience: la prima, nel pomeriggio di domenica 25 giugno, lungo il percorso circolare in natura da Ello a Figina (Galbiate) a La Fura di Ello; la seconda all’alba di domenica 2 luglio dalle Piramidi di Montevecchia (La Valletta Brianza) a Campsirago Residenza.

Il concerto finale

A chiudere le Esperidi ’23 è Camilla Barbarito con il concerto Meglio stasera che domani o mai: sul palco di Campsirago Residenza domenica 2 luglio alle 21, l’evento sarà un viaggio musicale attraverso le celebri colonne sonore composte da Nino Rota, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Fiorenzo Carpi e altri grandi compositori di colonne sonore del cinema italiano.

BIGLIETTI – Intero: €15, Ridotto (under 25, over 65, secondo spettacolo nella stessa giornata): €12, Ridotto under14: €8. Per tutte le informazioni su biglietti cortesia e abbonamenti cliccare qui.

Per info: www.ilgiardinodelleesperidifestival.it

Qui il programma dettagliato con anche gli appuntamenti per i bambini, gli orari e i luoghi degli eventi.

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