Quattro percorsi per riscoprire i luoghi lariani legati alla Storia del Novecento. Ecco la “Mappa della Memoria”

0

presentazione mappa memoria2LECCO – Ci sono le vicende della Grande Guerra, i percorsi della salvezza utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale, i luoghi della Resistenza e, infine, l’itinerario dedicato alla Liberazione: quattro percorsi che permettono di andare alla scoperta dei diversi luoghi del territorio in cui è passata la grande Storia. Si tratta della Mappa della Memoria, un progetto che vuole valorizzare, come è chiaro, il territorio lariano, proponendo percorsi guidati in località che hanno avuto un ruolo importante in eventi di portata locale e nazionale. Inserita nel piano per il diritto allo studio e patrocinata e co-finanziato dal Comune di Lecco e dall’Anpi, la mappa è stata coordinata da Costantino Ruscigno (in rappresentanza del percorso MeForPeace) e realizzata dagli studenti della classe IV e V dell’Istituto di Grafica Moda e Design di Lecco (Isgmd), che guidati dai professori Carmen Cavallo e Gianluigi Persano hanno dato veste grafica all’intero progetto, il tutto a partire da testi curati da Pierfranco Mastalli del direttivo dell’associazione LetteLariaMente e socio dell’Anpi Lecco.

Presentazione Mappa della Memoria. Photo @ Alice Anghileri

Presentazione Mappa della Memoria. Photo @ Alice Anghileri

«I contenuti della “Mappa della Memoria”, attraverso l’incrocio del supporto cartaceo del documento tradizionale e lo sviluppo dei contenuti su strumenti multimediali, come app e siti web, realizza – spiegano i promotori – una sorta di parco tematico virtuale, dove la storia locale e delle due guerre mondiali risulta facilmente intellegibile e dunque fruibile. I luoghi del conflitto e della Resistenza, infatti, sono stati organizzati in maniera tale da creare un percorso che offre la possibilità di approfondire quel che più incuriosisce, appassiona o impressiona, nelle parti descrittive del documento e nei suoi sviluppi sul web».

Quattro, come detto, i percorsi sviluppati: innanzitutto quello dedicato alla Grande Guerra, che permette al visitatore di andare alla ricerca, nei nostri paesaggi, dei segni di quelle fortificazioni che dovevano servire da baluardo lungo il confine svizzero. Si tratta, come è noto, dell’Occupazione Avanzata Frontiera Nord (O.A.F.N.) detta anche Linea Cadorna, progettata nella seconda parte dell’Ottocento, realizzata nei primi anni del Novecento e lunga 280 chilometri.

Presenti sulla mappa anche i Percorsi della Salvezza, ossia quelli tracciati dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 da coloro che, per scampare ad arresti e deportazioni, cercarono di raggiungere la vicina Svizzera. Migliaia, infatti, le persone – dagli antifascisti agli ebrei, passando per i perseguitati politici, i prigionieri di guerra alleati, i militari del disciolto esercito italiano e i giovani renitenti alla leva – che peregrinarono per il nostro territorio in cerca della salvezza.

Presentazione della Mappa della Memoria. Photo @ Alice Anghileri

Presentazione della Mappa della Memoria. Photo @ Alice Anghileri

Non potevano mancare, poi, i Percorsi della Resistenza, utilizzati dai partigiani in cerca di una via di fuga dai rastrellamenti nazifascisti. Il movimento partigiano lecchese prese le mosse dalle montagne: è qui, infatti, che si trovavano basi dalla Capanna Stoppani al Pizzo d’Erna, dei Piani Resinelli e a Campo de’ Boi, «nuclei – come spiegano i promotori della Mappa – dai quali si sviluppò una diffusa attività di contrasto all’occupazione e all’oppressione nazi-fascista, che rese Lecco la prima città dell’alta Italia ad imbracciare le armi contro l’invasore».

Infine il percorso dedicato alla Liberazione, un tour che tocca la riva occidentale del Lario e che fa tappa in località quali Dongo, Menaggio, Musso e Mezzegra e che ricostruisce i luoghi e gli eventi legati all’arresto e alla fucilazione di Mussolini.

Per consultare la mappa cliccare qui.

Share.

L'autore di questo articolo

Avatar