A Varenna “Carte in…cantate”:
a Villa Monastero la mostra dedicata ad Antonio Ghislanzoni

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VARENNA – Una mostra in grado di far rivivere il clima culturale del Lario del XIX secolo, il tutto attraverso lo studio della figura del celebre poeta e librettista lecchese Antonio Ghislanzoni. Stiamo parlando di Carte in…cantate, l’esposizione allestita a Villa Monastero di Varenna e che fino al 2 febbraio 2020 permette, tra le altre cose, di scoprire e ammirare una serie di lettere e documenti inediti che testimoniano i rapporti del librettista originario di Lecco con altri artisti di punta della scena culturale lombarda del XIX secolo.

Curato dal conservatore della Casa Museo di Villa Monastero Anna Ranzi e frutto delle ricerche degli studiosi Carlo Tremolada e Francesco D’Alessio, il percorso espositivo presenta lettere (recentemente ordinate e conservate nell’archivio della Casa Museo) e altri testi a carattere musicale (in maggioranza inediti e autografi) provenienti da collezioni private, in grado di far conoscere meglio i rapporti tra Antonio Ghislanzoni e altri artisti di fama italiana e internazionale, come il musicista cremonese Amilcare Ponchielli, i pittori Vespasiano Bignami e Roberto Fontana e i compositori Antonio Carlos Gomes e Gaetano Braga.

Un allestimento, questo, che si pone come obiettivo anche quello di ricostruire il clima culturale e artistico di Varenna, che nella seconda metà dell’Ottocento veniva frequentata proprio da alcuni dei personaggi citati. Per questa ragione sarà possibile visitare una piccola serie di dipinti realizzati nel corso del XIX secolo e mai esposti prima: dalle vedute delle dimore lariane e dei laghi briantei, studiate da Elena Lissoni, a due ritratti dei coniugi bergamaschi Teresa Mallegori e Pietro Sozzi, riferiti a Enrico Scuri (1805-1884), fino a un’inedita veduta del centro lago del lecchese Carlo Pizzi (maestro di pittura di Ghislanzoni), una gentildonna raffigurata sul Lario del lecchese Giovanni Battista Todeschini e due composizioni dello scenografo del Teatro alla Scala Luigi Bartezago.

Completano il percorso espositivo, infine, una serie di circa quaranta pubblicazioni realizzate o curate da Ghislanzoni e un ricco numero di libretti e composizioni musicali, tra cui spicca lo spartito dell’Aida scritto per Giuseppe Verdi, proveniente dal Fondo Tubi-Calvi.

INFORMAZIONI – La mostra rimarrà aperta al pubblico venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 novembre e tutte le domeniche fino al 2 febbraio, tutti i giorni nel periodo natalizio dal 26 dicembre al 6 gennaio nell’orario di apertura invernale della Villa. Il costo è compreso nel biglietto d’ingresso.

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