ARCHIVIO – “SConfinamenti” nei deserti americani, tra ghost town e reliquie. Allo Spazio Teatro Invito il reportage “Absolutely Nothing”. Ospite Giorgio Vasta

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absolutely nothing2LECCO – C’è il senso di abbandono, con quello che resta di vite passate. Ghost town, reliquie, tracce di ciò che era che si intrecciano all’esperienza biografica, all’immaginazione di chi ci si sta avventurando. Absolutely nothing, reportage tra documentario e immagini firmato dallo scrittore Giorgio Vasta e dal fotografo Ramak Fazel ed edito da Humboldt/Quodlibet, è un viaggio alla scoperta dei deserti americani, di quei luoghi fatti di miraggi e immaginazione, carichi di racconti. Un tour lungo 8 mila chilometri e che di scatto in scatto, di parola in parola, conduce attraverso il sud degli Stati Uniti, dalla California alla Louisiana. E l’associazione Les Cultures Onlus dedica una serata proprio a questo interessantissimo reportage: un nuovo appuntamento targato SConfinamenti – serie di eventi pensata per aprirsi all’altro e andare alla scoperta del mondo e delle sue diversità – e in programma per mercoledì 28 febbraio 2018 alle 21, all’interno dello Spazio Teatro Invito di Lecco.

giorgio vastaParte del Progetto SCultura – che come vi abbiamo più volte raccontato vede collaborare diverse realtà lecchesi e ha nello Spazio di via Ugo Foscolo il suo centro nevralgico – la serata avrà come ospiti lo stesso scrittore Giorgio Vasta e il geografo Enrico Squarcina, entrambi a Lecco per parlare di spazi fisici abitati dall’immaginazione. Un evento che vedrà la proiezione del reportage di viaggio citato e che permetterà ai presenti di scoprire cosa accomuna i deserti americani, «luoghi per eccellenza dell’abbandono – anticipano gli organizzatori – e di miraggi e abitati dall’immaginazione, con quell’enorme spazio che è il mare, luogo carico dei tanti racconti che vi sono ambientati, di valori simbolici e culturali che concorrono a dargli un senso».

«Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? – si legge nella presentazione del volume edito da Quodlibet – La luce accecante, la polvere, le ghost town e altre reliquie dell’abbandono: un ippodromo-astronave, le rive di un lago fossile, un cimitero di aeroplani. Restano pagine fitte di appunti raccolti in ottomila chilometri costellati di imprevisti e digressioni attraverso California, Arizona, Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana».

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GLI OSPITI – Collaboratore de La Repubblica, Il Sole 24 Ore e il Manifesto, nel 2010 Giorgio Vasta ha vinto il Premio Lo Straniero e il premio Dal testo allo schermo del Salina Doc Festival e nel 2014 è stato Italian Affiliated Fellow in Letteratura presso l’American Academy in Rome. Tra le sue principali pubblicazioni Spaesamento (Laterza 2010), Presente (Einaudi 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia e Paolo Nori) e proprio Absolutely Nothing. Storie e sparizioni dei deserti americani (Humboldt/Quodlibet). Accanto a lui nella serata lecchese, come detto, Enrico Squarcina, professore di Geografia presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Università di Milano-Bicocca e autore per Guerini Scientifica di Un mondo di carta e di carte (2007) e L’ultimo spazio di libertà. Un approccio umanistico e culturale alla geografia del mare (2015).

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