ARCHIVIO – Carducci e il “Discorso su Manzoni”: a Lecco arriva il manoscritto autografo

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Ritratto di Alessandro Manzoni di Giuseppe MolteniLECCO – Alessandro Manzoni, da un lato. Giosuè Carducci, dall’altro. Una diatriba tra due grandi personalità della letteratura e della cultura ottocentesca, divise, soprattutto ma non solo, da un diverso approccio nei confronti della Fede: cattolico, il primo; convinto anticlericale, il secondo. Questo, almeno apparentemente, fino a quel famoso discorso pronunciato dal Carducci l’11 ottobre del 1891, passato alla storia come simbolo di una riconciliazione tra i due. Oggi, a distanza di più di un secolo, Lecco si prepara ad accogliere il manoscritto autografo del Discorso di Lecco su Alessandro Manzoni, recentemente acquisito all’asta dalla Fondazione della Provincia di Lecco.

Due, nel dettaglio, gli appuntamenti dedicati proprio al manoscritto, entrambi inseriti nella rassegna Lecco città dei Promessi Sposi. Primo evento in programma la conferenza dal titolo Un gossip di fine ‘800: Manzoni, Carducci e il Discorso di Lecco, fissata per venerdì 31 ottobre alle 21, presso Palazzo delle Paure. Durante la serata interverranno il docente universitario nonché direttore del Centro Nazionale Studi Manzoniani di Milano Gianmarco Gaspari e il direttore del Sistema museale lecchese Mauro Rossetto. Altro appuntamento, poi, la presentazione ufficiale del manoscritto autografo, in programma per sabato 1 novembre alle 18 presso Villa Manzoni, spazio in cui rimarrà esposto fino al 30 di novembre.

statua manzoniIL MANOSCRITTO – Il manoscritto del discorso permetterà di tuffarsi nel clima culturale e politico di fine Ottocento, quando la diatriba tra i due grandi personaggi della letteratura italiana Manzoni e Carducci, uno cattolico e l’altro laico, veniva amplificata dallo scontro tra cattolici e anticlericali in atto nel Paese e dalle polemiche innescate dalla carta stampata, anche locale, in cerca di scoop. Con il Discorso di Lecco, pronunciato all’interno di quello che fu lo storico Hotel Croce di Malta di Lecco durante i festeggiamenti per l’inaugurazione del monumento realizzato dal Confalonieri e dedicato ad Alessandro Manzoni (quello che domina Piazza Manzoni), l’autore dell’Inno a Satana voleva quindi riconciliarsi con il grande scrittore cattolico e con la sua opera letteraria, che aveva sempre e comunque ammirato. Un discorso che, senza dimenticare il diverso approccio nei confronti della religiosità, mise in luce l’innegabile abilità letteraria di Don Lisander e che non tutti, specie tra le fila della stampa cattolica, apprezzarono. Questi e molti altri avvenimenti saranno quindi ricostruiti nella conferenza di venerdì 31, mentre la presentazione del manoscritto di sabato vedrà gli interventi di Mario Romano Negri (Fondazione provincia di Lecco), il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il direttore del Polo Museale di Villa Manzoni Barbara Cattaneo, l’assessore alla Cultura Michele Tavola e la dirigente del settore Cultura del Comune di Lecco Giovanna Esposito.

 

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