LECCO – Da Café Society di Woody Allen a Io, Daniele Blake di Ken Loach, passando per Neruda di Pablo Larraín. A gennaio riparte I giovedì del Palladium, il sempre apprezzato cineforum del Cineteatro Palladium di Lecco: dopo il successo della prima parte, che sino a dicembre ha visto proiettare pellicole quali La pazza gioia, Le confessioni e Julieta, ecco in arrivo altri dieci titoli, tutti in programmazione dal 19 gennaio al 23 marzo 2017.
Ad aprire questo nuovo rush della kermesse sarà l’ultimo lavoro di Woody Allen, Café Society. Una pellicola, questa, che riporta sul grande schermo temi cari al regista americano: in una New York anni Trenta il giovane Bobby Dorfman riesce a lasciare il Bronx per la scintillante Hollywood, dove vive lo zio Phil, potente agente delle star hollywoodiane. E poi l’incontro con l’affascinante segretaria dello zio, il ritorno a New York, la sfavillante vita notturna, i matrimoni e i rapporti tipici dell’alta società.
Tutt’altra ambientazione, invece, per il film che ha vinto la Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes: il 26 gennaio tocca, infatti, all’ultimo lavoro di Ken Loach, Io, Daniel Blake. Un film che con l’abilità narrativa tipica del regista ci conduce in un’Inghilterra lontana dalle persone, incapace di offrire il giusto sostegno a chi si trova ad affrontare difficoltà quotidiane. Protagonista Daniel Blake, sessantenne che improvvisamente è costretto a non lavorare a causa di un problema cardiaco. Fermo in un limbo, tra i medici che lo ritengono non idoneo al lavoro e un sussidio statale negato perché ritenuto contrariamente idoneo dai funzionari, l’uomo si scontrerà con un Paese distante, incapace di interpretare i problemi dei suoi cittadini e di offrire delle risposte.
Toni decisamente più leggeri, invece, con Torno da mia madre di Eric Lavaine, in programma per il 2 febbraio. Una pellicola, questa, che racconta la vicenda di Stéphanie, quarantenne divorziata e senza un lavoro e che si vede costretta a tornare a vivere da sua madre. Una convivenza non facile, terreno fertile per segreti e grandi litigi in famiglia.
Il 9 febbraio si passa a Il diritto di uccidere di Gavin Hood, film che ha per protagonista Helen Mirren, qui nei panni del colonnello inglese Katherine Powell. Tocca a lei dirigere a distanza un’operazione contro una cellula terroristica a Nairobi, supportata da un drone sul campo pilotato dal giovane ufficiale Steve Watt. Ma la distanza è troppa e per fermare l’azione dei terroristi servirebbe un vero attacco: un’opzione di cui nessun politico nella “war room” londinese vuole assumersi la responsabilità.
Ci si sposta nel Cile del ’48, invece, con Neruda di Pablo Larraín, in programma per il 16 febbraio. Protagonista, qui, è Pablo Neruda, raccontato nel momento in cui, accusato il governo di tradire il partito comunista, viene rapidamente messo sotto accusa dal Presidente Gonzalez Videla. Tra arte e politica, il regista confeziona un film a tratti visionario e surreale.
Film italiano, invece, quello fissato per il 23 febbraio, quando sul grande schermo ci sarà 7 minuti di Michele Placido, che in questo lavoro dirige un ricco cast di donne, da Ottavia Piccolo a Violante Placido, da Ambra Angiolini a Cristiana Capotondi. La vicenda è quella di un’azienda tessile sul punto di siglare l’accordo che la salverà dalla chiusura: un accordo che chiederà alle lavoratrici di rinunciare a 7 minuti d’intervallo al giorno.
Altra pellicola italiana Qualcosa di nuovo di Cristiana Comencini, in programma il 2 marzo. Tratto dalla commedia teatrale La scena della stessa regista, il film racconta l’amicizia tra due donne diverse: Lucia e Maria, la prima rigorosa ed esigente, la seconda positiva e vibrante. Fino all’incontro con un giovane ragazzo, che per la prima volta le metterà in competizione.
Ancora l’universo femminile nel film in programmazione il 9 marzo, in occasione della Festa della donna. Si tratta di Suffragette di Sarah Gavron, pellicola con Helena Bonham Carter, Carey Mulligan, Meryl Streep e Brendan Gleeson. Un film che, come suggerisce il titolo, ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista, costrette ad agire clandestinamente. Impegnate nella lotta per il riconoscimento del diritto di voto, saranno presto costrette a realizzare l’inefficacia della protesta pacifica.
Penultimo titolo in programma, poi, Lettere da Berlino di Vincent Pérez, fissato per il 16 marzo. La storia, qui, è quella di due genitori che, dopo la morte del figlio al fronte, sfidano il governo nazista diffondendo cartoline anonime contro Hitler. Una decisione che provocherà una vera e propria caccia all’uomo.
Chiude la rassegna, infine, Il sogno di Francesco, diretto da Renaud Fely e Arnaud Louvet. È il 1209 e siamo ad Assisi: Elio Germano veste i panni di Francesco, che ha appena avuto il rifiuto da parte di Innocenzo III di approvare la prima versione della Regola. Accanto a Francesco l’amico Elia da Cortona, che cercherà di convincerlo ad abbandonare l’intransigenza dimostrata finora, accettando di redigere una nuova Regola.
INFORMAZIONI – Tutte le proiezioni si tengono alle 21. Biglietti: Tessera 10 film 30 euro, ingresso unico 5 euro. Per info: www.cinemapalladium.com.