ARCHIVIO – “La Bottega del Caffè”: allo Spazio Teatro Invito di Lecco una rivisitazione del classico di Goldoni. Sul palco la Confraternita del Chianti

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LECCO – Ci sarà il tema del gioco, certo, però traslato dal Settecento alla società di oggi, dove ai tavoli di fumose case da gioco si sostituisce il mondo delle slot e delle videolottery. La Bottega del Caffè de La Confraternita del Chianti porta in scena, a poco meno di tre secoli di distanza dalla sua scrittura, il celebre classico di Carlo Goldoni e lo fa con una formula nuova e accattivante, che oltre alla trasposizione temporale punta su un’inaspettata interazione tra attori e pubblico.

In programma per venerdì 16 marzo alle 20.45, lo spettacolo è un nuovo appuntamento con la stagione teatrale dello Spazio Teatro Invito di Lecco e porta sul palco un adattamento firmato da Chiara Boscaro e Marco Di Stefano e diretto dal secondo dei due. Un classico del teatro italiano, quindi: una commedia che affronta con humour uno dei vizi più in voga nella decadente Repubblica di Venezia, ossia il gioco d’azzardo. «Sono passati duecentosessant’anni – spiegano dalla compagnia milanese – e  il gioco d’azzardo rimane, nonostante il tempo, una delle dipendenze più pericolose. Quella del gioco d’azzardo è la quinta industria in Italia. La spesa pro capite annua è la prima al mondo. Circa settecentomila persone sono affette da GAP (gioco d’azzardo patologico)».

E così ecco in scena, ancora una volta, Eugenio, giovane che trascorre intere notti giocando e perdendo gli averi di famiglia, e Ridolfo, il proprietario de “la bottega del caffè” che si trova proprio accanto alla sala da gioco e che cercherà un modo per proteggere Eugenio. E poi ancora l’incalzante carrellata di garzoni, mogli, maldicenti, truffatori e donne misteriose, il tutto in un testo che gioca su equivoci, battute brillanti e colpi di scena e che questa volta punta, come anticipato, su un continuo scambio tra chi recita e chi osserva, mischiando i piani e confondendo i ruoli.

bottega confraternita chianti1«Non servono allestimenti d’epoca, scenografie fastose, macchine sceniche barocche. Qui – continuano dalla compagnia – conta solo la sala giochi, il luogo dove Eugenio passa tutta la sua giornata. Vogliamo portare sulla scena tutta la tragica ironia dell’autore, il suo umorismo nero, il suo sguardo disincantato. Ma come lui – concludono – lasciare sempre una porta aperta alla speranza, alla possibilità di un riscatto».

INFORMAZIONI – Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12, ridotto under 30 9 euro. Info: teatroinvito.it/calendario-stagione/la-bottega-del-caffe/.  Prenotazioni: segreteria@teatroinvito.it | tel. 0341.1582439. Per conoscere tutti gli appuntamenti della stagione cliccare qui.

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