LECCO – È la storia di un uomo coraggioso: un uomo, Pasquale Rotondi, che sotto l’identità di fedele servitore dello stato fascista usa la sua intelligenza e capacità organizzativa per battersi per salvare circa 10 mila opere dalla rapacità nazista e dai danni della guerra. La drammaturga e regista Laura Curino ne narra l’avventura, firmando e portando in scena uno spettacolo che ha potuto contare sulla collaborazione di un altro nome noto del teatro italiano, il regista Gabriele Vacis, e che parte dalle ricerche storiche di Beatrice Marzorati e Federico Negro. Si apre così, con La lista. Salvare l’arte: il capolavoro di Pasquale Rotondi di e con la regista e attrice torinese, l’Alta stagione dello Spazio Teatro Invito di Lecco, la rassegna di prosa diretta da Teatro Invito che prende il via ufficialmente sabato 27 ottobre 2018 (alle 20.45).
Uno spettacolo di inaugurazione dagli ingredienti interessanti: c’è la Storia, quella dell’armistizio dell’8 settembre, della nascita della Repubblica di Salò, dei nazisti che occupano, distruggono, saccheggiano; c’è l’Arte, quella di grandissimi nomi – dal Giorgione al Tintoretto, da Piero della Francesca al Mantegna, da Donatello a Caravaggio – e di opere che devono essere protette, prezioso patrimonio da salvare; e c’è la vicenda personale, quella di un uomo comune che sente la responsabilità di agire, di prendere decisioni difficilissime, di andare contro gli ordini dei suoi superiori, di mettere in pericolo la sicurezza sua e della sua famiglia. «Cinque anni tre mesi e otto giorni di passione, rischi, avventure rocambolesche, decisioni sul filo del rasoio. Potrebbe essere un agente segreto – scrive la stessa Laura Curino – tanto sa scivolarti accanto passando inosservato».
Una storia, quella di Pasquale Rotondi, di cui non molto si sa e che deve essere raccontata: «È l’otto settembre 1943. Il governo – scrive ancora Curino – si sgretola. Viene proclamata la repubblica di Salò. I ministeri lasciano Roma. Nessuno dà più ordini chiari, e c’è anche chi dà ordini irresponsabili che vanno contro l’interesse dei cittadini e quindi dello Stato. È qui che Rotondi, obbedendo solo alla sua coscienza etica e al suo senso di responsabilità, diventa eroico. Lo si deve a lui se i nazisti non sono riusciti a mettere le mani sui Giorgione, Tintoretto, Piero della Francesca, Lotto, Mantegna, Donatello, Correggio, Caravaggio, Tiepolo e tanti altri capolavori delle Marche, del Veneto e della Lombardia, di Roma e di Napoli. È un racconto – continua l’attrice – di avventura, di luoghi preziosi, di opere di immenso valore portate in salvo da un pugno di persone senza denaro e senza strumenti».
INFORMAZIONI – Biglietti: intero 15 euro, ridotto convenzioni 12 euro (Soci Arci, CAI, Fita, Scuole convenzionate di musica e teatro. Gli spettatori avranno uno sconto del 10% presso la Taverna ai Poggi nelle sere di spettacolo), under 30 9 euro. Qui l’articolo con tutti gli spettacoli in cartellone e i prezzi degli abbonamenti. Contatti e prenotazioni: segreteria@teatroinvito.it | Tel. 0341.1582439 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13. Informazioni: www.teatroinvito.it, teatroinvito.it/calendario-stagione/la-lista/