SIRTORI – L’attesa conferenza del professor Massimo Cacciari, Chille de la balanza con un attualissimo Bertolt Brecht e la storia d’amore all’ombra del Progetto Apollo in Fly me to the moon. Si apre così, con questi tre appuntamenti, una nuova settimana di L’Ultima Luna d’Estate, il festival di teatro popolare di ricerca organizzato da Teatro Invito e dal Consorzio Brianteo Villa Greppi e in programma sino all’8 settembre nel Parco del Curone e sulle colline della Brianza. Fissati per lunedì 2 e martedì 3 settembre, questi eventi saranno ospitati nei comuni di Sirtori, Viganò e Usmate Velate, come sempre in luoghi di particolare fascino storico e artistico e naturalistico.
Si parte lunedì 2 alle 18 da Sirtori, precisamente dal suggestivo scenario di Villa Besana (in caso di pioggia nella Palestra del Centro sportivo Enzo Bearzot), dove è in programma uno degli appuntamenti centrali dell’intera edizione della manifestazione: l’intervento del Professor Massimo Cacciari. Tra i più apprezzati intellettuali italiani contemporanei, il filosofo e politico terrà una conferenza sul tema scelto come fil rouge de L’Ultima Luna 2019, una tematica antica e moderna allo stesso tempo, oltre che fondamentale per comprendere contemporaneità: l’Esilio. L’ingresso è libero e a seguire è in programma un aperitivo a cura dell’Oasi WWF Galbusera Bianca (costo 8 euro, prenotazione obbligatoria).
Sempre lunedì, ma alle 21, ci si sposta nel cortile del Municipio di Viganò (in caso di pioggia nella Palestra comunale) per assistere a Dialoghi di Profughi di Bertolt Brecht, portato in scena da Chille de la Balanza con Matteo Pecorini, Rosario Terrone e Claudio Ascoli e su scrittura scenica Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza. Si tratta di uno dei testi più divertenti e allo stesso tempo amari di Brecht, scritto negli anni Quaranta e in grado di parlare e interrogare gli uomini del XXI secolo. Uno spettacolo, quello di Viganò, che vede in scena solo due personaggi, un intellettuale e un operaio, entrambi esuli dalla Germania hitleriana: i due si confrontano e si scontrano su numerosi temi, dai più seri a quelli apparentemente meno importanti, il tutto in un dialogo che rappresenta una divertente riflessione sul potere e sul populismo e che dimostra come la ragione non sia mai unilaterale.
Dall’Europa della seconda guerra mondiale al mondo della fine degli anni Sessanta, impegnato nella corsa allo Spazio: si tratta dell’appuntamento di martedì sera, nel parco di Villa Borgia (in caso di pioggia nell’Aula Magna delle scuole) di Usmate Velate. In scena alle 21, infatti, la produzione Jet Propulsion Theatre/Arditodesìo Fly me to the moon, una storia d’amore vissuta all’ombra del missile Saturno V e del Progetto Apollo. Uno spettacolo realizzato a cinquant’anni dallo sbarco dell’uomo sulla Luna e che vuole rendere omaggio all’ingegno dell’uomo e alle sue capacità, ma anche mettere in luce i lati meno conosciuti e a volte drammatici delle missioni Apollo. Fly man to the moon è «la storia di un amore sbilanciato – spiegano dal festival – fra lei, lui e la Luna, un sogno che li divora e che, per la sua stessa natura utopica, rischia continuamente di diventare la causa della loro distruzione». Lo spettacolo verrà introdotto dal giornalista esperto di astronomia Loris Lazzati.
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI – Spettacoli serali 13 euro (ridotti 10 euro); spettacoli per bambini 5 euro; Abbonamento Luna piena 90 euro; 3 spettacoli a scelta 27 euro; 2 spettacoli a scelta 20 euro; aperitivi teatrali 15 euro; aperitivo a Villa Besana del 29 agosto 8 euro. Per lo spettacolo di Tullio Solenghi non sono validi abbonamenti né riduzioni. Il Flâneur è media partner del festival. Per prenotazioni: 346.5781822; segreteria@teatroinvito.it