
Quattro gli appuntamenti in programma tra venerdì 28 e sabato 29 aprile: dopo la serata di giovedì 27 aprile con la coppia Nicola Manuppelli e Claudio Marinaccio, venerdì 28 alle 18.30 (presso PEREGOLIBRI) Manuppelli sarà protagonista di una seconda conferenza, questa volta sulla letteratura americana: un viaggio alla scoperta degli USA, della loro letteratura e dei loro autori.

Infine la giornata di sabato 29 aprile, che dopo le letture con l’autrice Annalisa Ponti (autrice di Storia di una principessa e della sua forchetta che alle 10.30 sarà alla biblioteca di Cremella) potrà contare sulla presenza di uno degli ospiti di punta dell’edizione: la scrittrice Sara Rattaro. Un appuntamento fissato per le 21 nella Sala civica Sandro Pertini di Osnago e che e sarà un’occasione per conoscere l’autrice di romanzi di successo come Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via, Niente è come te e Splendi più che puoi. Genovese, dopo una laurea in Biologia e una in Scienze della Comunicazione nel 2010 Rattaro pubblica il suo primo romanzo, Sulla sedia sbagliata, edito da Morellini editore. Nel 2012 è la volta di Un uso qualunque di te, pubblicato da Giunti e in poche settimane ai vertici delle classifiche dei libri più venduti, consacrando la scrittrice come una delle firme più amate dal pubblico. Poi una serie di prestigiosi riconoscimenti: Non volare via vince il Premio città di Rieti 2014 e Niente è come te il Premio Bancarella 2015. Splendi più che puoi, romanzo sulla violenza di genere basato su una storia vera, esce per Garzanti nel 2016 ed è con questo libro che l’autrice si aggiudica anche il Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice. In L’amore addosso, uscito a marzo 2017 ed edito da Sperling & Kupfer, Sara Rattaro racconta ora la storia di Giulia: «una storia – così nella presentazione del volume – potente e sincera, che parla di famiglia e amore, amicizia e desideri inafferrabili. Una storia che mette a nudo gli alibi dietro cui ci nascondiamo per paura di ferire o essere giudicati, le bugie che diciamo per amore ma che solo un amore vero potrà poi perdonare».Gli articoli su iterfestival: