ARCHIVIO – Tullio Solenghi nel ruolo di Salieri. Sabato, a Lecco, va in scena “Amadeus”

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LECCO – Tullio Solenghi (qui l’intervista esclusiva all’attore de Il Flâneursveste i panni del comico per indossare quelli di Antonio Salieri, compositore italiano alla corte degli Asburgo pervaso da una feroce gelosia nei confronti di un nascente genio della musica: il giovane Wolfgang Amadeus Mozart. La rassegna di Teatro d’Autore del Teatro della Società di Lecco porta in scena il famosissimo testo del britannico Peter Shaffer, liberamente ispirato all’atto unico Mozart e Salieri di Puškin e reso celebre da quell’adattamento cinematografico firmato da Milos Forman e dal titolo omonimo: Amadeus. Dopo il Re Lear di e con Michele Placido, il teatro lecchese ospita, quindi, un altro testo memorabile, messo in scena dal Teatro Stabile di Genova e atteso per la serata di sabato 13 dicembre, come sempre a partire dalle 21.

Tullio Solenghi

Tullio Solenghi

Una storia di una profonda gelosia, della rivalità tra due musicisti alla corte austriaca: in una Vienna di fine Settecento l’affermato compositore Salieri, per l’occasione interpretato proprio da Solenghi, si trova a dover fare i conti con un originale, talvolta insolente, Mozart (Aldo Ottobrino), musicista con cui il perfido Salieri sa, suo malgrado, di non poter competere. Una storia di intrighi, di vendette, di una gelosia talmente forte da spingere il più anziano dei due a pianificare una progressiva rovina per il più giovane: non potendo avere la meglio sul musicista, a Salieri non resterà, infatti, che distruggere l’uomo.

Una rivalità messa in scena da Puškin, ripresa da Shaffer e portata sul grande schermo da Forman e che, però, non sempre coincide con la realtà: la Storia ci lascia traccia di come, insieme alla corte di Giuseppe II, Salieri e Mozart abbiano più volte collaborato, tanto che il primo fu un buon consigliere per il secondo.

Teatro Stabile - AmadeusMa il testo di Shaffer è illuminante e nei suoi due atti mette tutto lo schiacciante senso di inferiorità di un uomo che si sente minacciato e che vuole essere ricordato, fino ad arrivare ad auto-accusarsi di aver avvelenato l’impareggiabile Mozart con dell’arsenico, così da garantirsi un posto nella memoria dei suoi successori. Una pièce che è «un capolavoro di modernità – annota il regista dello spettacolo di sabato, Alberto Giusta – vestita con gli abiti del Settecento», perché parla di invidia e di rabbia, di senso d’impotenza e insieme di bisogno d’amore, di stima e riconoscenza. Passioni che animano e muovono i protagonisti di Amadeus, fino alla frase pronunciata da Salieri e che chiude il testo di Shaffer: «Mediocri di tutto il mondo – ora e sempre – vi assolvo tutti. Amen».

Per leggere l’intervista esclusiva fatta da Il Flâneur a Tullio Solenghi cliccare qui.

BIGLIETTI – Platea 27 euro (ridotto 20 euro) – Palchi 23 euro (ridotto 18) – 1^ Galleria 17 euro (ridotto 13) – 2^ Galleria 12 euro (ridotto 10 euro) – Ingresso palco 11 euro.

Orari biglietteria: mercoledì dalle 10 alle 14 e i giorni delle rappresentazioni serali dalle 20. Online sul sito www.comune.lecco.it

Di seguito tutto il calendario di Teatro d’Autore:

locandina 2014 TEATRO D'AUTORE ROSSO

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L'autore di questo articolo

Valentina Sala

È la “flâneuse” che non smette mai di flaneggiare (?): in continuo vagabondaggio tra luoghi (certo) e soprattutto nuovi progetti da realizzare, dirige il giornale in modo non proprio autoritario (!). Ideatrice e cofondatrice de Il Flâneur, non si accontenta di un solo lavoro. Giornalista, ufficio stampa culturale, insegnante di Comunicazione, indossa l’uno o l’altro cappello a seconda delle situazioni. Laureata in Editoria con il massimo dei voti, ama approfondire il rapporto tra città e letterati (sua, infatti, la tesi sulla Parigi di Émile Zola e la Vienna di Joseph Roth), i romanzi che raccontano un’epoca, i film di François Truffaut, le grandi città e, naturalmente, il viaggio flaneggiante, specie se a zonzo per le strade d’Europa. Per contattarla: valentina.sala@ilflaneur.com